Se nasci tondo non muori quadrato. Questa frase me la ripeto ogni volta che mi trovo davanti a un server Linux. Non sapere come metterci le mani mi spaventa e mi mette in difficoltà. Anche il Mac lo era fino a due anni fa quando mi hanno regalato un MacBook Pro.
Con gli strumenti attuali fare pratica con il mondo Linux non è poi difficilissimo. Basta metterci un po di pazienza e buona volontà. A mio avviso se vuoi imparare qualcosa ci sono due strade … o ti ci butti a capofitto (togli Microsoft dal computer che abitualmente usi e ci metti Linux), oppure usi le macchine virtuali.
Con le macchine virtuali il tuo computer non viene compromesso. Ti stanchi? La cancelli e tutto torna pulito come prima.
Ci sono diversi software che permettono di utilizzare macchine virtuali per emulare computer all’interno di computer. Alcuni gratuiti, come ad esempio VirtualBox, altri con prezzi accessibili come VMware e Parallel.
Io personalmente ho utilizzato VMware Fusion 5 per creare la macchina virtuale Ubuntu Linux e cominciare a fare pratica con questo modo. Ecco i semplici passaggi per l’installazione:
1. Scaricare l’immagine ISO necessaria per l’installazione di questa distribuzione di Linux dal sito Ubuntu
2. Creare la macchina virtuale nel programma di virtualizzazione (nel mio caso VMware Fusion).
3. Selezionare l’immagine ISO come origine per l’installazione.
4. VMware dovrebbe riconoscere in automatico il sistema operativo presente nell’immagine ISO.
5. VMware cerca inoltre di creare un’installazione guidata in cui inserisce in automatico alcuni parametri come il “Nome Account” e la “Password”. Io preferisco installarmi il sistema operativo virtuale manualmente.
6. Riepilogo della configurazione per la macchina virtuale. Personalizzando le impostazioni è possibile aggiungere “pezzi virtuali” ed aumentare la memoria a disposizione della macchina in caso di necessità. tutte operazioni che possiamo comunque effettuare anche in un secondo momento. Solitamente VMware assegna le giuste risorse in base al sistema operativo che rileva.
7. Primo Boot della macchina virtuale e inizio dell’installazione del sistema operativo vero e proprio.
8. Non vogliamo utilizzare l’immagine ISO di Ubuntu come un “live CD” ma procedere con l’installazione vera e propria. Scegliamo “Install Ubuntu”.
9. Io solitamente in questo passaggio metto la spunta su tutto. In questo caso mi mancava la connessione internet e non ho potuto scaricare gli aggiornamenti.
10. Scegliamo il tipo di installazione.
11. Ed ora il disco virtuale su cui installare Ubuntu.
12. Attenzione al Layout della tastiera. Scegliete quello appropriato.
13. Creazione del primo utente.
14. Completamento dell’installazione. Tipicamente questo passaggio impiega una decina di minuti.
15. Al termine dell’installazione il sistema vi chiede il riavvio del sistema. Fatelo e godetevi la vostra nuova macchina virtuale Ubuntu.